Come ogni autunno, mi ritorna alla mente la celebre poesia di Ungaretti: “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie.” Questi quattro versi brevi, scritti durante un conflitto mondiale, catturano perfettamente la fragilità della vita umana in trincea.

Tuttavia, ampliando la visione e la mente, trovo un significato più moderno in quest’affermazione, legato all’attuale società. Penso alle foglie autunnali che cadono dagli alberi perché
hanno completato il loro ciclo di vita in quella stagione. La pianta, nel frattempo, si prepara per uno stato di riposo che le consentirà di rigenerarsi in primavera, espandendo di nuovo la sua energia e generando nuove foglie e fiori.

Mi piace immaginare l’essere umano come un grande albero, e le foglie come i suoi pensieri e le sue idee.

Questi nascono, crescono e, una volta giunto il momento, lasciano il ramo per fare spazio al nuovo. Questo dovrebbe essere un processo naturale per tutti noi, funzionale e soprattutto salutare. Tuttavia, spesso ci troviamo a rimuginare su eventi passati, su azioni altrui o nostre che ci provocano dolore o rabbia. Oppure teniamo il broncio per giorni a persone care a causa di dispute insignificanti, intrappolando la nostra mente e il nostro corpo in emozioni negative che possono diventare dannose nel tempo.

In questi momenti, dobbiamo ricordarci dell’insegnamento che ci offre la natura: LASCIARE ANDARE. Questo atteggiamento, semplice ma difficile, ci consente di accettare che non possiamo controllare completamente il mondo e le situazioni che ci circondano. Non importa quanto ci sforziamo, non possiamo chiedere al nostro corpo di non invecchiare o di non ammalarsi, né possiamo pretendere di essere sempre felici in ogni circostanza.

Accettare questo concetto ci permette di smettere di lottare contro le cose che non ci piacciono. Qualunque siano i nostri problemi, c’è sempre spazio per il cambiamento. La nostra mente può cambiare, il nostro corpo può cambiare, la nostra visione delle cose può cambiare e le nostre vite possono cambiare.

Indipendentemente da ciò che sta accadendo in questo momento, sia piacevole o spiacevole, possiamo essere certi che stiamo evolvendo. Ciò che impedisce il processo di lasciar andare è ciò che chiamiamo “rimuginio”.

Le persone che rimuginano costantemente possono sperimentare diversi effetti negativi sulla loro salute, tra cui maggiore tensione muscolare, insonnia, ansia, irritabilità e una costante preoccupazione che impedisce loro di vivere serenamente con se stessi e con gli altri.

Il nostro cervello può diventare intrappolato in un ciclo di pensieri ossessivi, esaurendo le risorse cognitive e impedendo la concentrazione e l’attenzione. Le persone possono giungere in uno stato di tensione, reflusso, sonno disturbato.

La mia professione può essere un canale per il benessere e per far emergere i meccanismi che hanno contribuito a questo stato. Tuttavia, la consapevolezza permette ai pazienti di prendere il controllo delle loro vite e cercare soluzioni per migliorarsi. Una collaborazione multidisciplinare è essenziale per una buona salute.